
La tonalità perfetta: il segreto per far brillare la nostra voce
Come un abito cucito su misura valorizza chi lo indossa, così la scelta accurata della tonalità di un brano da eseguire permetterà alla nostra voce di brillare al massimo. Quando la tonalità è adatta a noi, infatti, essa sarà libera di fluire con naturalezza e la nostra performance ne guadagnerà in espressione ed autenticità.
Ogni cantante ha una gamma vocale unica, con zone in cui la voce risuona meglio. Se è troppo alta o troppo bassa, il cantante potrebbe sentirsi costretto o scomodo, rischiando di non riuscire a comunicare al meglio il brano.
La tonalità giusta mette in risalto i punti di forza della nostra voce e ci consente, dunque, di esprimerci senza alcuna fatica.
La tonalità può anche influenzare la performance dal punto di vista emozionale: in una tonalità più alta il canto potrebbe assumere, ad esempio, un tono più drammatico, mentre in una più bassa potrebbe assumere un tono più intimo.
È vero che lo studio della tecnica vocale può ampliare la nostra estensione, permettendoci di cantare le note difficili dei nostri idoli, ma non dimentichiamo che la musica non è una gara di estensione, bensì una ricerca della bellezza del suono e dell’autenticità espressiva.
Ogni voce ha una propria anima e non è detto che quelle stesse note, che sembrano brillare nella voce di un altro, abbiano sulla nostra lo stesso effetto. La vera arte sta nel valorizzare le sfumature della nostra voce, e la scelta della giusta tonalità è uno dei passi fondamentali da compiere prima di salire sul palco.
Cantare non è una sfida a chi va più in alto o più in basso, ma un viaggio che deve portare noi e chi ci ascolta a provare emozioni vere.
Agiamo da professionisti: rispettiamo la musica, onoriamo la nostra voce e lasciamo le gare di estensione a chi non ha ben chiaro il senso di ciò che fa.
La bellezza è il nostro obiettivo, la musica il nostro mezzo.

